Riunificazione Omoslj

Riunificazione OSLJ Francese con OSLJ Spagnolo

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ACCORDO DI RIUNIFICAZIONE

– TRADUZIONE –

Per più di trent’anni l’Ordine Militare e Ospitaliero di San Lazzaro di Gerusalemme è stato diviso in Obbedienza di Parigi e Obbedienza di Malta, ciascuna delle quali amministrata e operante separatamente una dall’altra, ma condividenti una comune storia, eredità, tradizione e missione. E’ manifesto che, nel migliore interesse dell’Ordine, le due Obbedienze si sono riconciliate e riunite, in conformità con i loro impegni congiunti di “unità cristiana” e nella continuazione della loro missione per sostenere e difendere la “fede cristiana”, per assistere, soccorrere e aiutare i poveri, i malati e gli afflitti; per promuovere e conservare i principi di “cavalleria cristiana” e perseguire gli “insegnamenti di Cristo”. Entrambe le Obbedienze hanno convenuto sulla necessità di riconciliarsi e di riunirsi. Perciò, considerate queste premesse, ciascuna delle due Obbedienze, agendo per mezzo e attraverso i propri rappresentanti debitamente autorizzati, stipulano qui un patto e si accordano che a partire dalla data qui indicata le due Obbedienze sono effettivamente riunite e fuse insieme, formando un solo ente che, da qui in avanti, dovrà essere chiamato “Ordine Militare e Ospitaliero di San Lazzaro di Gerusalemme”. Si è inoltre convenuto che la Costituzione, precedentemente raccomandata dalla Commissione Congiunta per la Riunificazione e debitamente approvata da ciascuna delle due Obbedienze, sarà ed é la Costituzione dell’Ordine (la Costituzione). Si è ulteriormente convenuto che le leggi secondarie precedentemente approvate dai Membri della Commissione congiunta per la Riunificazione e qui unite, saranno e sono le leggi secondarie dell’Ordine. Tali leggi saranno tuttavia soggette ad emendamento, in accordo con la Costituzione, così come ritenuto necessario ed auspicabile poiché la riunificazione dell’Ordine si è perfezionata e le due Obbedienze si sono integrate. Si è convenuto che Sua Altezza Reale Don Francisco di Borbone, Duca di Siviglia, dopo essere stato debitamente indicato e nominato, avendo svolto precedentemente e con onore il ruolo di Gran Maestro dell’Obbedienza di Malta, sarà ed è il Gran Maestro ed il Capo Costituzionale dell’Ordine Riunificato, sottoposto alle disposizioni della Costituzione e agli impegni assunti e pubblicati dalla Commissione congiunta per la Riunificazione. Si è convenuto che, fino al momento in cui venga stabilito diversamente stabilito dal Gran Maestro, gli Ufficiali delle giurisdizioni nazionali dell’Ordine precedentemente nominati dai loro rispettivi Gran Maestri, continueranno nella carica con le loro responsabilità e autorità finché esse non saranno in conflitto con la Costituzione dell’Ordine. Si è convenuto che, finché non saranno rimossi o rinominati, i Gran Maestri Ufficiali delle due Obbedienze, continueranno a svolgere le rispettive funzioni con le medesime responsabilità e autorità precedenti finché non saranno in conflitto con la Costituzione dell’ordine. Si è anche convenuto che tutti gli accordi, le convenzioni, e gli impegni precedentemente presi e/o stipulati da e tra le due Obbedienze o fatti in loro nome dai rappresentanti autorizzati nella Commissione Congiunta per la Riunificazione, saranno onorati e attuati.

Sottoscritto il 12 ottobre 2006 a Houston, Stato del Texas, Stati Uniti d’America

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CONSIGLIO GRAN MAGISTRALE

Lettera Gran Commander David J. James (traduzione)

Vostre Eccellenze, Confratelli e Consorelle. Il Gran Maestro, Sua Altezza Reale il Duca di Siviglia, invita tutti noi ad impegnarci nella missione cristiana del nostro Ordine per offrire sostegno caritatevole a tutti coloro che ne hanno bisogno ovunque nel mondo. Il Gran Maestro ha inoltre chiesto al Gran Priore dell’Ordine H.E. il Cavaliere Bruce Harrington e al sottoscritto di mettere in atto tutte le misure necessarie affinché il suo progetto diventi realtà. Dopo un confronto con il Gran Maestro, Bruce ed io abbiamo deciso, come primo passo, che la cosa migliore fosse chiedere il parere del Gran Priore Ecclesiastico H.E. il Reverendo Canon Paul Denby e del Grande Ospitaliere H.E. RADM il Cavaliere Kenneth Moritsugu. Le loro risposte, qui presentate integralmente in modo da evidenziare coesione di intenti, stanno a significare quanto i principi ispiratori e il carattere della Fede Cristiana e la missione ospitaliera siano strettamente interconnessi. “Noi scriviamo in questo periodo di grande gioia, nel momento in cui, come Cristiani, celebriamo di nuovo la nascita del nostro Redentore, il Bambino che, come sappiamo, venne per cambiare il mondo e per promuovere una comunità di amore nella quale ognuno vive nel rispetto dell’altro. Viviamo in un mondo in cui simili valori appaiono un po’ lontani, abbiamo notizie di guerre e ai continui atti terroristici che ci rammaricano e ci spaventano. Tuttavia noi siamo, come Ordine, votati a portare salute e pace a un mondo confuso e fuori di sé.Questo è il nostro dovere. Con la celebrazione della nascita di Gesù Bambino, con il messaggio angelico di Pace sulla Terra agli uomini di buona volontà e con l’alba del nuovo anno, è opportuno, come Ordine unito e riunito, riaffermare i principi basilari della nostra eredità cavalleresca. Questo è stato un anno di significativo cambiamento nella vita del nostro Ordine che ci ha permesso di gettare alle spalle idee di divisione e di egoismo e di incamminarci verso un futuro pieno di speranza come un unico Ordine unito; questo è il vero motivo per festeggiare. Come Membri dell’Ordine Militare Ospitaliero di San Lazzaro di Gerusalemme, noi ci votiamo a due temi collegati e interdipendenti: religioso e secolare; ecumenico e caritatevole. Come brave persone che ben agiscono, noi abbracciamo la nostra eredità ecumenica e cristiana e cerchiamo ogni modo per servire Cristo e il nostro prossimo nel mondo d’oggi. Il bisogno è sempre grande! Noi siamo un unico Ordine, motivo di gioia in questo speciale periodo dell’anno, una nuova opportunità per ricominciare, come Cristo avrebbe desiderato, come un unico Ordine votato a servirlo.

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Ci sono ancora quelli che avrebbero voluto che la riunificazione non fosse mai avvenuta e ciò è triste ma, come nostro Signore, dobbiamo pregare perché anche loro possano entrare nell’ovile.
Gesù una volta parlò di pecorelle che si erano smarrite e ci raccomandò il dovere e l’importanza di fare ogni serio sforzo per ritrovarle. Questo, crediamo, sia fondamentalmente quello che ci aspetta in seno all’Ordine di San Lazzaro e dobbiamo fare tutto il possibile per dare il benvenuto a tutti coloro che desiderano servire con noi. Con il nostro Ordine riunito, noi fronteggiamo nuove opportunità di servire, rinforzati dall’aggregazione dei nostri adepti; senza distrazioni di tipo organizzativo che hanno afflitto ciascuna delle nostre Obediences negli anni passati. A tal fine il Grande Ospitaliere del nostro Ordine sta incoraggiando tutti i membri a concentrarsi su quelle azioni che possiamo intraprendere come Giurisdizioni e come unico Ordine, operando di comune accordo nel migliorare gli aiuti nei confronti di coloro che sono meno fortunati.

Abbiamo ottenuto rilevanti successi mentre eravamo Obediences separate – le nostre differenze si minimizzano quando si hanno comuni buoni intenti. Quando il tragico tsunami colpì l’Asia l’anno scorso i nostri membri, sia di Parigi che di Malta, si riunirono in uno spirito di cristianità internazionale per soccorrere le vittime e a nostro modo abbiamo operato per migliorare la vita dei disastrati.

Le singole Giurisdizioni hanno tradizionalmente individuato cause da sostenere con fondi e con lavoro. In aggiunta per il futuro gli Ospitalieri giurisdizionali del nostro Ordine riunito, sotto l’egida della Commissione Ospitaliera internazionale stabilita dalla nostra nuova Costituzione, lavoreranno insieme per individuare insieme programmi e temi più globali che tutti noi abbracceremo e porteremo avanti. Esempi di questi temi comuni potrebbero includere, tra gli altri, la cura della lebbra, la donazione e il trapianto di tessuti e organi e il conforto in caso di calamità. San Paolo scrivendo alla Chiesa degli Efesini dice: “Vi scongiuro a tenere una condotta degna della vocazione a cui siete stati chiamati, con ogni umiltà, dolcezza e pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, cercando di conservare l’unità di spirito nel vincolo della pace. Non c’è che un solo corpo e un solo Spirito, come per mezzo della vostra vocazione, siete stati chiamati ad una sola speranza. Non c’è che un solo Signore, una sola Fede, un solo Battesimo. Non esiste che un solo Dio e Padre di tutti, il quale è al di sopra di tutti, opera in tutti ed è in tutti.” (Efesini Cap IV -1,6).
Quando Gesù venne al mondo non venne come guerriero o alla testo di un esercito, ma come un bimbo, puro, vulnerabile e bisognoso dell’amore della sua famiglia per sopravvivere.

Così si sentono quelli che sono fuori e noi preghiamo affinché la grande famiglia dell’Ordine li circondi di amore e dia loro il benvenuto nella nostra casa. In questo tempo di pace, mentre entriamo nel nuovo anno, dedichiamoci ad accogliere lo spirito del Cristianesimo nei nostri cuori e conferire dignità all’esistenza di coloro che noi aiutiamo con le nostre opere. San Paolo scrive di un’unica fede manifestata nella vocazione che raggiunge ciascuno di noi attraverso il Battesimo, una vocazione a diventare servi di Cristo nei confronti del suo popolo. Poiché noi ricordiamo la venuta del Salvatore in questo periodo natalizio, impariamo dalle esperienze e dalle lezioni del passato e guardiamo avanti con rinnovata speranza come un Ordine di fede, una fede al servizio di un solo Signore. Possa la benedizione di Dio scendere sul nostro Gran Maestro e la sua famiglia e su ciascuno di voi e possa continuare a benedirci nell’adempimento del nostro lavoro fatto nel suo nome e a sua gloria.” In conclusione noi vorremmo confermare che sia Paul che Ken hanno già scritto alla maggior parte dei Capi Giurisdizione. A coloro che non hanno ricevuto il loro messaggio noi consigliamo di contattarli direttamente.

Queste sono le loro coordinate:
Paul: paul@denby94.wanadoo.co.uk.
Ken: Isamurai@cox.net.
Noi siamo informati sulle entusiasmanti iniziative che Paul e Ken stanno sviluppando seguendo i suggerimenti delle varie giurisdizioni e dei singoli membri. La chiave del nostro successo, nel rispondere alla sfida del Grande Maestro, sta nella certezza che la nostra giurisdizione ecclesiastica nazionale e l’ospitaliera intraprenderanno stretti, proficui e armoniosi rapporti per condividere, approfittare e imparare dalle loro diverse esperienze. Il Grande Maestro, Bruce, Paul, Ken, io stesso e tutti i membri del Gran Consiglio Magistrale, augurano a voi e a tutti i membri dell’Ordine, uniti in tutto il mondo, un gioioso e salutare nuovo anno colmo di pace.

Confraternamente, in fede, speranza e carità